Arrivo ad Asti, città d’arte tra le più belle e affascinanti del Piemonte, che diede i natali a Vittorio Alfieri, noto poeta e drammaturgo. Asti è una vivace città immersa nella natura del Monferrato, ricca di storia, famosa per i suoi ristorantini tipici e i suoi vigneti. Numerose sono le torri e le case-forti, ma anche le domus e i palazzi del periodo barocco. Da non perdere è la cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo, uno dei più alti esempi di architettura gotica in Piemonte. Da qui vi consigliamo di iniziare la visita al centro storico della città, che si divide in zona medievale e quartiere barocco. Nel centro medievale, oltre alla cattedrale, potrete ammirare gli antichi palazzi che costeggiano le vie del centro storico, le 15 torri, simboli astigiani, la piazza del vecchio mercato e la collegiata di San Secondo. Nella zona barocca vi consigliamo una passeggiata in Corso Vittorio Alfieri, palazzo Mazzetti, palazzo Alfieri, casa natale del poeta e il complesso di San Pietro Consavia.

Pranzo in ristorante tipico a base di piatti tradizionali.

Nel pomeriggio vi consigliamo di spostarvi verso Govone e di visitare il castello, che domina la sommità della collina e l’ampia valle del fiume Tanaro. La costruzione attuale è stata voluta dai Conti Solaro, signori di Govone, ispirandosi ai disegni degli architetti Guarino Guarini per la facciata del lato sud e Benedetto Alfieri per la facciata del lato nord. L’intera struttura è delimitata da un giardino e da un vasto parco all’inglese, da cui si possono ammirare le vicine langhe. Come molte altre dimore storiche del Piemonte, l’ingresso al castello è preceduto da un maestoso scalone con due rampe, ornato da rilievi provenienti dai giardini di Venaria. Di particolare bellezza sono anche le sale, il salone da ballo, la sala centrale e i loro cicli pittorici. Per terminare la giornata vi suggeriamo la visita a Canelli dove è concentrata la quasi totalità dell'industria piemontese spumantiera, sugheriera e meccanica specializzata in enologia. Visita (con degustazione) ad una delle scenografiche cantine storiche di Canelli candidate per il riconoscimento da parte dell'Unesco a patrimonio mondiale dell'umanità. Una ventina di chilometri di gallerie scavate nel tufo a più di 30 metri sotto terra. Soffitti a volta e a vela in mattoni rossi anche a più navate, resi ancora più spettacolari dalle luci soffuse adatte al riposo dei vini. File interminabili di botti e bottiglie accompagnano la visita a quelle che sono state e, sono tutt’ora, le cantine di alcuni tra i più grandi produttori vinicoli d’Italia.

Fine dei servizi.

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